In questa lunga quarantena in cui, anche chi ha continuato a lavorare si è ritrovato in un contesto ovattato e quasi onirico mi sono svegliata pensando proprio "Che giorno è? Che anno è?" Come cantava il buon vecchio Battisti.
La percezione del tempo è qualcosa di talmente unico e personale che è IMPOSSIBILE SPERIMENTARE O COMPRENDERE QUELLO DI UN'ALTRA PERSONA, anche se studiosi di varie discipline cercano di studiarla attraverso una serie di esperimenti scientifici.
Per adattarci al momento abbiamo stravolto la nostra gestione del tempo ed abbiamo trovato nuovi interessi e nuovi ritmi. Anche se, in questo isolamento forzato, 4 italiani su 10 percepiscono frequentemente di vivere momenti di SCARSO VALORE. In particolare sono i GIOVANI a risentire del forte impatto emotivo negativo che ne deriva (Ricerca BVA Doxa per Nescafè sul tema "gli italiani e la gestione del tempo")
Per soddisfare la necessità di aggiungere valore e ricchezza al tempo percepito come vuoto, sono state individuate due modalità: da un lato un maggior INVESTIMENTO SU SE STESSI e dall’altro una migliore CONNESSIONE CON GLI ALTRI.
In questo contesto INTERNET ha vissuto una vera rivoluzione copernicana. Perché se fino ad un paio di mesi fa si parlava di una TECNOLOGIA NEMICA DEI RAPPORTI SOCIALI, che ci isolava quando eravamo a cena o con gli amici, oggi è quella stessa tecnologia che PERMETTE DI NON ISOLARCI: i nonni vedono i nipoti tramite le videochiamate, lo smartworking è ormai una realtà efficiente, così come la didattica a distanza. Persino attività ludiche come gli aperitivi e le lezioni di ginnastica hanno il loro spazio su internet.(FOCUS, 29 marzo 2020).
Gli italiani sembrano aver reagito bene a questi cambiamenti e l'avvicinarsi dell'inizio della "FASE 2" sembra dare nuova linfa al loro spirito.
Tuttavia c'è ancora paura per il DOPO.
Prima di tutto per l'IMPATTO ECONOMICO che colpirà duramente l'Italia e tutti i paesi coinvolti nel lockdown, ma ci sono anche paure più profonde come le CONSEGUENZE PSICOLOGICHE per chi ha vissuto un lutto o la lotta alla pandemia (Review del Dipartimento di psicologia medica dell’università britannica King’s College di Londra) dai disturbi emotivi, depressione, stress, disturbi dell’umore, irritabilità, insonnia, fino al disturbo da stress post-traumatico.
"Per la prima volta per le nostre generazioni ci troviamo di fronte a uno SNODO STORICO e capiamo solo ora che i passaggi storici sono sempre privi di garanzie e che solo lo sguardo retrospettivo di chi viene dopo può renderli banali o teleologici." (Gianluca Briguglia, 18 marzo 2020).
Navighiamo a vista, ma continuando a tenere gli occhi fissi sull'orizzonte, aspettando il momento in cui riacquisteremo la nostra "libertà".
Non dobbiamo però dimenticare che essere liberi implica sì avere un DIRITTO DA ESERCITARE, ma anche un DOVERE da assolvere: quello di SCEGLIERE.
Essere CITTADINI CONSAPEVOLI e RESPONSABILI sarà l'unica via per destreggiarsi nel mare di incertezze che ci appare davanti.
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